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mercoledì 6 agosto 2014

Tortino di melanzane panate


Essere o non essere vegetariani? Questo è il dilemma. 
Dilemma peraltro estendibile all'essere vegani, fruttariani, o molto altro ancora. Insomma essere più selettivi con il cibo che scegliamo, prendendo decisioni precise, in generale, più restrittive, non solo per quanto riguarda lo stile alimentare ma, a partire da quello, attuando scelte che determinano e condizionano il nostro stile di vita. Le ragioni possono essere svariate: dalla salute all'etica, dall'ambiente alla politica, da ragioni strettamente economiche ad altre semplicemente personali e via discorrendo...

Penso alla mia amica F. che qualche anno fa decise di diventare vegetariana, poi vegana e poi, per un determinato periodo, addirittura al fruttariana-crudista. Oggi ha trovato il suo punto di equilibrio adottando una via di mezzo tra le due ultime vie. Sebbene F. sappia, e credo non me ne voglia ;D, come in certe occasioni le posizioni che prende mi appaiano un tantinello estreme, è innegabile che in questo caso la mia amica abbia studiato e sperimentato a lungo su di sé, fino a trovare la strada alimentare che ritiene più congeniale al suo benessere. Lei si dice, e appare, piena di energia e il suo aspetto fresco e luminoso, che obiettivamente le regala degli anni in meno, il suo corpo super snello, scolpito e asciuttissimo, sembrano darle ragione alla grande. Senza contare che anche da un punto di vista etico e ambientale, mi pare uno sforzo apprezzabile. Nonostante i nostri punti di vista siano diversi, o forse proprio per questo, spesso ci confrontiamo sull'argomento, al quale siamo entrambe differentemente interessate. Di sicuro, tra le due sono io quella con meno certezze, poco incline alle svolte, piuttosto tendente al dubbio.

Quale sarà la giusta via? Se anche lo sapessi, la verità è che al momento non mi sento di perseguire certe rinunce, né in nome di (giuste) convinzioni morali, né tantomeno per conquistare lo stato di miglior salute possibile. Preferisco invece attenermi a un consumo moderato o anche molto moderato di certi alimenti, cosa che peraltro mi viene molto facile, perché per inclinazione naturale tendo di più al mondo vegetale che a quello animale. Gli aspetti a cui ad oggi principalmente riservo un'occhio di riguardo sono invece: in primis il rispetto della stagionalità degli alimenti che scelgo e, con le dovute eccezioni, la loro territorialità. Soprattutto per quanto riguarda i cosiddetti prodotti freschi infatti, raramente acquisto prodotti che non siano italiani, in larga parte mi attengo ai toscani e, quando possibile, apprezzo molto la filiera corta. In sostanza, rinuncio enormemente più volentieri al mango e all'avocado che a una fettina di prosciutto del Prato Magno, o alle fragole a dicembre, rispetto al Parmigiano, alle uova e così via.

In ogni modo l'estate è certo di aiuto in questo senso, perché il caldo e tutto ciò che ne consegue, ci spinge a scegliere cibi più leggeri, più freschi, spesso crudi.
Da poco ho conosciuto il blog Chiaracucina che, sono sincera, ancora non ho avuto il tempo di curiosare a fondo, ma che mi sembra interessante. Come mi pare di capire questa ragazza, peraltro piuttosto giovane, punta su ricette vegetariane e vegane, per quel che ho potuto vedere facili, sane e in generale abbastanza veloci, con ingredienti semplici, freschi e di stagione. 
Mi sembra un ottimo punto di partenza. 
Qualche tempo fa ha pubblicato il suo timballino di melanzane panate con sugo di pomodorini che io, nutrendo uno spassionato amore per questa solanacea, ho cucinato una di queste sere per cena.


A differenza di Chiara, ho aggiunto una nota piccantina nel sugo di pomodoro e per completare il piatto gli ho affiancato del riso bianco e delle zucchine tagliate a rondelle abbastanza sottili (comprensive dei propri fiori, in questo caso freschissimi, e tagliati a striscioline) e saltate in padella con sale, olio, cipolla bianca fresca (sempre sia benedetta!) e un tocco di basilico fresco dopo aver impiattato.

Per comodità di chi legge, riporto di seguito la ricetta di Chiara, rinterpretandola un po' e aggiungendo qualche mia considerazione.

Ingredienti per 4 persone

2 melanzane grosse lunghe sbucciate e tagliate a dadini
Pangrattato
Olio evo
Sale
300 g di pomodorino ciliegino (ma anche di altro genere, purché preferibilmente maturo) lavato e tagliato a spicchi (io l'ho fatto a dadini)
1 cipolla pelata, lavata e affettata finemente

Qualche foglia di basilico fresco

Peperoncino q.b.

Preparazione

Lavare, asciugare e tagliare a dadini le melanzane.
Disporre la dadolata in una ciotola abbastanza grande, versare un filo d'olio e mescolare.
Aggiungere del pangrattato (non saprei quantificare, direi di procedere a gusto proprio, considerando che il timballo è panato) e del sale e mescolare in modo che il pangrattato si distribuisca in modo uniforme sui dadini di melanzana.
Mettere in forno precedentemente riscaldato a temperatura media (credo di aver regolato intorno ai 180°-200°) per una ventina di minuti, ricordando di dare una mescolata a metà cottura e comunque di controllare via via che cuoce, perché ogni forno vive di vita propria.
Nel frattempo in un altro tegame mettere un filo d'olio e la cipolla fresca tritata, lasciare indorare leggermente e aggiungere i pomodorini con un pizzico di sale, qualche fogliolina di basilico e, se piace, il peperoncino.

Coprire e girare di tanto in tanto, lasciando cuocere il sugo a fuoco medio per circa 10-15 minuti, o fin quando lo si ritiene pronto.
Quando le melanzane sono cotte e panate, con l'aiuto di un coppa pasta creare il timballino (ovvero una specie di tortino), direttamente nel piatto dei commensali e adagiare sopra il sugo di pomodorini con qualche altra foglia di basilico fresco per ingustosire e decorare il piatto.



Sfizioso e gustoso.  :-)

2 commenti:

  1. Bel testo e simpatica ricetta, anche se io sostituirei le zucchine con la peperonata ricetta di famiglia. Per quanto riguarda i tuoi dubbi sulle scelte alimentari condivido la tua analisi, in particolare il punto sulla filiera corta

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    1. Mi leggi nel pensiero perché ho proprio voglia di peperonata. Rigorosamente ricetta di famiglia, la migliore sinora sperimentata. Merita di essere condivisa :D

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