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lunedì 6 ottobre 2014

Salva cena: risotto odoroso


Ingredienti (da 2 a 3 persone)

240 gr. di riso

2 carote, tritate 
2 costole di sedano con le loro foglioline più fresche e tenere, tritate 
1 ciuffo di prezzemolo, tritato 
1 cipolla rossa, tritata
2 piccoli scalogni, tritati
2 spicchi d'aglio, tritati

acqua, o brodo vegetale, calda/o
pasta di acciughe, facoltativa
concentrato di pomodoro, facoltativo
1/3 di bicchiere di vino rosso
olio extra vergine di oliva
sale, pepe, q.b.

Per mantecare
50 gr di parmigiano
1 tocchetto di burro




Procedimento

Tritate tutti gli odori con la mezzaluna (ovvero, fate un battuto) e metteteli in una pentola larga e mediamente fonda, dove avrete precedentemente versato un bel fondo d'olio extra vergine di oliva.
Se vi piace, aggiungete un po' di pasta d'acciughe, che darà più sapore e sapidità al piatto e una spruzzatina di concentrato di pomodoro, giusto per richiamare la vaga idea del pomodoro.



Accendete il fornello a fuoco medio, lasciate andare come un normale soffritto, salate come meglio ritenete.
Dopo 5-10 minuti, aggiungete il vino, alzate il fuoco e lasciate sfumare.
Dopo una ventina di minuti buttate il riso nel sughetto di soffritto, fatelo tostare 2-3 minuti, poi via via aggiungete dell'acqua calda o del brodo vegetale per cuocerlo.
Quando mancano pochi minuti al fine della cottura, aggiungete il parmigiano e mescolate con delicata accuratezza.
Quando il riso è pronto, spengete e aggiungete, se volete, un tocchetto di burro, che servirà a rendere il riso ancora più cremoso, ricco e armonioso.

Lasciate riposare un momentino primo di servire e poi adagiate sui piatti che arricchirete con un altro po' di parmigiano e una spolveratina di pepe nero.





Oggi amano chiamarla cucina low cost, ma nella tradizione toscana, che ne è ricchissima, si chiamano semplicemente piatti poveri e questo ci rientra a pieno titolo e con orgoglio. Nonostante sia modesto, questo risottino è ricco di gusto, piuttosto sano, tendenzialmente vegetariano (se si esclude la pasta di acciughe), quasi vegano (tolti, oltre alle acciughe, anche burro e parmigiano) e senz'altro gluten free.
Una sera di parecchi anni fa mi venne in mente di farlo, perché il frigo e la dispensa piangevano, o meglio facevano venir voglia di piangere, ma io pensai che anche da una vaschetta di odori un po' malandati, un avanzo di riso e poco più si poteva tirar fuori una cenetta gustosa. 
A questo piatto, che è senz'altro un salvacena, ci siamo affezionati e di tanto in tanto ci piace gustarlo, segno che, oltre a toglierci la grande fame che avevamo sul momento, ci ha lasciato qualcosa di più.
Viene molto bene anche con l'orzo, il farro, il miglio...

Note di redazione

La dose va bene tranquillamente per 3 persone, ma io e Coso ce la siamo smezzata senza problemi.
Purtroppo i nani non ne hanno voluto sapere, loro, alla vista delle verdure ancora si ammutinano.
A questo proposito ho deciso d'ora in avanti di scrivere se i bimbi hanno gradito o meno il piatto postato, intendiamoci, questo non mi farà una buona pubblicità, a loro piacciono pochissime cose di quelle che cucino e non sono molto avvezzi alle novità, specialmente Torsoletto. Tuttavia è un buon modo di fare memoria e per notare gli eventuali, tanto sperati miglioramenti. 
Noi seminiamo, prima o poi qualcosa spunterà.


Love.

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